Italia agli ultimi posti in Ue per il digitale

Redazione BacktoWork 24/06/2020

Il DESI - Digital Economy and Society Index 2020 monitora con cadenza annuale i progressi compiuti dagli Stati dell’Unione europea nel percorso verso un’economia sempre più digitale. Ebbene, la fotografia che offre dell’Italia è quella di un Paese in forte ritardo nella digitalizzazione: solo al 25esimo posto su 28 Stati membri Ue

Secondo la ricerca della Commissione europea, l’Italia si trova in una buona posizione in termini di preparazione al 5G, “in quanto sono state assegnate tutte le bande pioniere e sono stati lanciati i primi servizi commerciali”. Tuttavia questa è l’unica nota positiva, in un quadro che evidenzia performance negative per tutte le altre dimensioni considerate. 

Numeri alla mano, nel 2019 il Bel Paese ha perso due posizioni e si colloca ora all'ultimo posto nel Vecchio Continente per quanto riguarda il capitale umano. Solo il 42% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base (58% nell'Ue) e solo il 22% dispone di competenze digitali superiori a quelle di base (33% nell'Ue).
A far segnare il crescente ritardo rispetto alla media europea è anche la percentuale di specialisti ICT: solo l'1% dei laureati italiani è in possesso di una laurea in discipline tecnico-informatiche, il dato più basso nell’Ue. 

Non va meglio per quanto concerne l’e-government: l’Italia si piazza al 19esimo posto nell'UE, al di sotto della media europea. Nonostante le buone prestazioni nell'ambito dell'offerta di servizi digitali e di open data, il Paese sconta uno scarso livello di interazione online tra governo e cittadini. Solo il 32% degli utenti italiani infatti usufruisce attivamente di servizi pubblici digitali (rispetto alla media Ue del 67%). 

L'Italia ottiene un punteggio molto basso anche nell'uso dei servizi Internet, piazzandosi al 26esimo posto. Il gap con il resto dell’Ue è particolarmente evidente se si considera che solo il 48% della popolazione utilizza servizi bancari online (66% in Ue). 

Per quanto riguarda l'integrazione delle tecnologie digitali nelle imprese, forti ritardi si registrano nell'utilizzo di tecnologie come il cloud e i big data, ma anche nel commercio elettronico. Solo il 10% delle PMI italiane vende online (contro la media Ue del 18%) e sul totale del fatturato solo l’8% è realizzato online (11% nell'Ue).


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