Nel mondo economico e finanziario, un indicatore ampiamente utilizzato per valutare la redditività di un’azienda, di un progetto o di un’attività è il Return on Investment, o abbreviato ROI, che misura il rendimento (netto) di un investimento rispetto al suo costo, espresso come percentuale o rapporto tra queste due grandezze.
Si tratta di un indicatore di redditività molto semplice da calcolare e interpretare, e può essere applicato ad una vasta gamma di tipi di investimenti, rappresentando un’unità di misura del successo dell’investimento in termini di ritorno derivante dal capitale impiegato.
La formula per calcolare il ROI è la seguente:
[(Ricavo ottenuto dall’investimento – Costo sostenuto per l’investimento) / Costo sostenuto per l’investimento] X 100.
O in altre parole:
[Profitto / Capitale totale investito] X 100.
Dove il costo sostenuto per l’investimento equivale al capitale investito complessivamente, includendo sia il capitale proprio che il capitale di terzi.
In definitiva il ROI esprime quanto è stato redditizio l’impiego di capitale nel periodo di investimento, e da questo punto di vista si differenzia dal ROE, o Return on Equity, che misura invece il ritorno o remunerazione del capitale proprio.
Il limite principale del ROI, specie quando si confrontano diversi investimenti, è che non tiene conto della durata dell’investimento. Per esempio un progetto di investimento che abbia raggiunto un ROI del 10% in 6 anni può essere considerato meno redditizio di un progetto con un ROI dell’8% realizzato in 2 anni.