Acceleratore di startup, come funziona. Definizione e differenze con l'incubatore

Redazione BacktoWork 06/03/2021

Non sempre le buone idee e un buon business plan bastano a uno startupper per lanciare la propria impresa. Spesso, specialmente quando si è giovani con tanta voglia di fare ma poca esperienza, un servizio molto importante a cui ricorrere è quello degli acceleratori d’impresa. 

Gli acceleratori, così come gli incubatori, sono dei luoghi in cui gli startupper vengono aiutati a trasformare le loro idee in startup, fornendo loro spazi e strumenti per rendere più efficace il business.

Acceleratori, cosa sono

Se è vero che acceleratori e incubatori nascono con il medesimo obiettivo, aiutare a far crescere le startup, tuttavia non sono sinonimi e spesso si fa confusione fra le due realtà. Saperli distinguere è importante per l’innovatore: agendo in momenti differenti delle fasi di vita di una startup, egli può decidere quale percorso è più consono ai suoi bisogni.

L’acceleratore è un servizio che, normalmente, interviene ad accelerare lo sviluppo di una startup e ha una durata ridotta, da uno a sei mesi. 

Per beneficiare dei servizi di un acceleratore bisogna avere già un prodotto o servizio ben definito. On line o in spazio fisico questo servizio offre agli startupper consulenze di carattere strategico, operativo e riguardanti diversi aspetti come consigli sul team, perfezionamento del business plan, eventuali pivot e raccolta fondi. Consulenze effettuate da tutor, mentor o, in ogni caso, esperti del settore.

Non solo, l'acceleratore in alcuni casi può intervenire con un investimento nella startup.

Acceleratori e incubatori: le differenze

A differenza degli acceleratori gli incubatori intervengono nelle fasi iniziali e, tramite le esperienze e professionalità offerte, contribuiscono a dar forma alle idee innovative. Si occupano del perfezionamento dell’MVP (minimum viable product), del business model e aiutano nella preparazione dei documenti utili ad accedere ai finanziamenti. Gli incubatori possono prevedere o il pagamento di quello che potrebbe essere una sorta di affitto o l’eventuale cessione di quote della nascente startup ma si possono trovare servizi gratuiti tramite il sostegno di fondi pubblici

La differenza, quindi, sta nel fatto che si ricorre agli incubatori quando ancora la startup non è formata (può accadere che si usufruisca di tale servizio anche solo con un’ottima idea), mentre gli acceleratori servono ad aiutare la crescita di un’impresa.

Inoltre l’acceleratore, a differenza degli incubatori, richiede un pagamento: di norma avviene tramite l’acquisizione di quote societarie. 


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