Carlo Francesco Dettori (iArena): “L’InsurTech è un’opportunità per clienti e intermediari assicurativi”

Redazione BacktoWork 21/06/2021

La trasformazione digitale in ambito assicurativo e l’evoluzione nei modelli distributivi sono al centro dell’attività della PMI innovativa iArena. Con il founder e CEO, Carlo Francesco Dettori, abbiamo discusso dei nuovi progetti in fase di sviluppo.

Di cosa si occupa iArena e a chi si rivolge?

Di certo iArena è il primo marketplace italiano che consente agli intermediari assicurativi tradizionali di sfruttare le possibilità del digitale. Si tratta di un’infrastruttura tecnologica che permette di fare incontrare domanda e offerta di soluzioni assicurative attraverso l’unione delle forze e la collaborazione tra gli intermediari presenti sul territorio italiano. Ci sono quindi intermediari digitali che hanno già piattaforme grazie alle quali si possono emettere preventivi e stipulare polizze. E intermediari “analogici” che non dispongono di alcuna infrastruttura tecnologica, ma hanno comunque un’esigenza da risolvere. 

Il progetto è nato nel 2013 proprio in questo modo, e adesso si sta trasformando attraverso l’ingresso di nuovi soci nel capitale con cui stiamo sviluppando un nuovo marketplace B2C. Ciò vuol dire che quello originario, trattandosi di un B2B dove ci sono soltanto assicuratori, o intermediari assicurativi, continua a vivere di vita propria. Per quanto riguarda invece il B2C, posso dire che verrà lanciato tra ottobre e novembre e si collegherà con il marketplace B2B. In questo modo ci sarà un nuovo rapporto con i consumatori e metteremo a loro disposizione due tipologie di assicuratori: ci si potrà rivolgere alle piattaforme digitali, oppure sarà il cliente stesso a scegliere la propria polizza con un intermediario tradizionale. Metteremo le due anime insieme, una cosa totalmente nuova concepita in un marketplace libero, democratico ed indipendente.

Il progetto di iArena attualmente è attivo in Italia. Crede ci sia la possibilità di estenderlo fuori dai confini europei e, perché no, anche oltre quelli internazionali? 

Il progetto nasce in Italia perché è un Paese in questa ottica molto arretrato. Ci sono le condizioni ideali per far sì che ci sia un’evoluzione nel modello distributivo e nel mindset degli assicuratori. Il primo rafforzamento del mercato dobbiamo farlo qui perché riscontriamo grandi potenzialità di crescita ma vogliamo andare anche in altri mercati più maturi ed evoluti. I Paesi nei quali andremo nei prossimi 2-3 anni saranno Polonia, Francia, Germania e Spagna. Siamo ovviamente a favore dell’internazionalizzazione delle due piattaforme. 

Quali sono gli obiettivi che iArena si è prefissata da qui ai prossimi mesi/anni?

Abbiamo avviato una campagna con BacktoWork per la raccolta dei capitali necessari al fine di sviluppare il nuovo marketplace B2C che si chiamerà “Quellochevoglio.io” e ottimizzare il marketplace B2B. L’obiettivo è quello di lanciare la piattaforma B2C a ottobre-novembre e nel 2022 fare un’altra raccolta di capitale, e aggiungere nuove funzionalità alla piattaforma basate su intelligenza artificiale, algoritmi cognitivi e algoritmi di scoring sugli utenti e i fornitori.

Qual è la strategia di comunicazione che adotta iArena e quali sono i social network che utilizzate con maggiore frequenza? 

La strategia di comunicazione è legata a tutti i social network e anche correlata alla nostra testata giornalistica InsurZine.com che si occupa di trasformazione digitale in ambito assicurativo. Comunichiamo sicuramente con il mondo esterno nell’ambito B2B tramite InsurZine e anche attraverso le nostre pagine social su Facebook, LinkedIn, Twitter e Youtube. Per quanto riguarda il nuovo marketplace utilizzeremo sempre questi social che avranno delle pagine ad esso dedicate: l’obiettivo sarà quello di raggiungere nuovi clienti digitali ma anche nuovi emittenti e distributori da connettere in piattaforma attraverso il nostro motore ARENA Connector. La strategia di comunicazione, fatta di comune accordo con il nuovo socio che è Digitouch (DGT AIM), proporrà un piano media per lanciare il nuovo brand

iArena®

il Marketplace che connette i clienti con tutti gli intermediari assicurativi, digitali e analogici

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Quali sono i punti di forza di iArena e cosa vi distingue dalla concorrenza?

In realtà non c’è concorrenza in Italia visto che siamo i primi da anni ad aver creato un marketplace verticale per intermediari assicurativi, con caratteristiche uniche nel suo genere. Insieme al nuovo marketplace b2c, rappresenta in effetti qualcosa di totalmente nuovo che non esiste in Europa. L’unico progetto che potremmo considerare abbastanza simile al nostro, è basato nel Regno Unito ed ha un modello integrato B2B2C, non separato come i nostri due marketplace. 

La nostra value proposition è estremamente differente da tutti i comparatori che ci sono sul mercato. Uno degli elementi distintivi del nuovo marketplace sarà che noi faremo poche domande al cliente per fargli ottenere, nel minor tempo possibile, il risultato ottimale senza impegnarlo con decine di quesiti inutili. Sarà il consumatore a scegliere quante informazioni cedere agli assicuratori in modo da ottenere un immediato vantaggio. Spesso e volentieri per arrivare al prezzo in altri motori di calcolo bisogna rispondere ad una grande quantità di domande che in molti casi non sono pertinenti al rischio da assicurare. Vogliamo mettere al centro la tutela del dato, far ottenere al cliente il primo prezzo nel minore tempo possibile e lasciare che sia il consumatore a scegliere le altre informazioni da condividere con i partner della nostra piattaforma così da ottenere nuovi preventivi

L’altra grande novità è che non ci saranno solo i motori di calcolo e le polizze digitali, ci saranno anche gli assicuratori italiani analogici o ibridi, che rappresentano ancora oggi la spina dorsale della distribuzione assicurativa nel nostro Paese. 

La pandemia ha modificato il lavoro di iArena? Se sì, in che modo?

La pandemia ha sicuramente accelerato il processo di maturazione degli assicuratori tradizionali e dei clienti, i due mondi si sono uniti. Abbiamo visto un trend in crescita, soprattutto nel caso di clienti che hanno comprato la polizza in modalità digitale. Chiaramente il limite dei contatti fisici ha certificato l’esigenza, da parte dei clienti, di affidarsi agli strumenti digitali. 


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