La smart city o città intelligente è un'area urbana che grazie all'innovazione tecnologica riesce ad ottimizzare una serie di processi, migliorando e rendendo più efficienti i servizi ai cittadini.
Per definire il significato di smart city partiamo da quello che dice Wikipedia:
“La città intelligente (dall'inglese smart city) in urbanistica e architettura è un insieme di strategie di pianificazione urbanistica tese all'ottimizzazione e all'innovazione dei servizi pubblici così da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città «con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita» grazie all'impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica, al fine di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni.”
Dunque una smart city si caratterizza per:
In altre parole, un uso intelligente della tecnologia a disposizione per migliorare i servizi erogati e la qualità della vita dei cittadini.
Le smart city devono essere 6 volte intelligenti, hanno 6 facce di un unico dado secondo la visione dell'Unione Europea:
Ne abbiamo parlato anche nel nostro articolo sulla classifica delle smart city 2020, ma ad oggi qual è la situazione italiana delle città intelligenti 4.0?
Forum PA ogni anno stila l'iCity Rank, una classifica delle smart city italiane sulla base di determinati indicatori. Vengono infatti analizzate 6 dimensioni urbane interessate da processi di innovazione:
Le sei dimensioni sono la sintesi di oltre 100 indicatori (basati su più di 250 variabili) che, aggregati nell’indice finale ICity Rank, consentono di stilare la classifica finale dei 107 comuni capoluogo.
Nel 2019 e per il sesto anno consecutivo, si classifica al primo posto la città di Milano, fortissima su sostenibilità economica e smart mobility e con ancora gravi ritardi sulla tutela ambientale.
Seguono Firenze, con ottimi piazzamenti su capacità di governo e tutela ambientale, e poi Bologna, Bergamo, Torino, Trento, Venezia, Parma, Modena e Reggio Emilia, a chiudere la top 10.
Emerge immediatamente l'annoso divario Nord-Sud, purtroppo, con Cagliari, Pescara, Bari e Lecce che si distinguono positivamente dalle altre città meridionali, ma comunque non superano il 37° posto.
Nel nostro Paese, insomma, il lavoro da mettere in campo è molto e riguarda tutte le città, dalla prima all'ultima, visto che le 6 dimensioni urbane richiedono miglioramenti pressoché ovunque e che città più sostenibili e digitali sono in cima alle aspettative dei cittadini.