Pellissier e Zanin (FC Clivense): "Dopo la Serie D, apriamo di nuovo le porte della Società a tifosi e investitori per raggiungere gli obiettivi del nostro piano pluriennale e diventare Smart Football Hub"

Redazione BacktoWork 07/06/2023

Dopo una prima campagna conclusa positivamente a giugno 2022 con più di € 700.000 raccolti da 598 investitori, FC Clivense torna sul mercato dei capitali per una seconda tranche di aumento di capitale, forti di una fresca vittoria del Campionato di Eccellenza e la conquista della promozione in Serie D.

Questo è solo uno dei primi obiettivi raggiunti di un piano pluriennale importante che prevede l’approdo di FC Clivense nel calcio professionistico nell’arco di poche stagioni, e che fonda il proprio sviluppo su una serie di linee strategiche e valori, incardinati sui più moderni principi di ESG (Environmental, social and corporate governance).

Abbiamo intervistato Sergio Pellissier, Presidente, ed Enzo Zanin, Vice-presidente, per scoprire cosa è successo dopo la prima esperienza di crowdfunding, come è cresciuto il progetto e i nuovi piani di sviluppo.

Evoluzione del progetto: cosa è cambiato dopo la prima campagna di crowdfunding?  

Sergio Pellissier: “È cambiata la categoria, è cambiata la crescita della società, in due anni abbiamo fatto veramente tanto. Adesso partiamo il nostro settore giovanile e con la prima squadra femminile, la Clivense Lady. Ci sono tanti progetti, le cose sono quindi cambiate in grande”. 

Enzo Zanin: “Dal punto di vista operativo abbiamo acquisito una società sportiva, vinto il campionato a cui abbiamo partecipato e posto le basi per realizzare il settore giovanile e la squadra femminile”. 

I tifosi rappresentano il vero patrimonio da valorizzare per il Club. Durante la prima campagna i tifosi hanno risposto con grande entusiasmo: cosa è cambiato oggi che siete soci?  

SP: “Mi auguro che coloro che hanno partecipato la prima volta abbiano capito il senso del progetto, le persone che ci lavorano dietro, l’attenzione che ci stiamo mettendo. E chi invece ancora non ha ancora aderito al progetto, sappia che è una Società sana, ambiziosa e soprattutto che investe solo ed esclusivamente nella Società stessa per diventare ancora più grandi”. 

EZ: “Aver visto i tifosi rispondere al nostro invito con così grande entusiasmo ci ha convinti che siamo sulla strada giusta. Al tempo stesso ci ha caricati di responsabilità: noi ascoltiamo sempre il parere dei tifosi che incontriamo e come quest’anno abbiamo condiviso con loro la gioia delle tante vittorie”. 

Parliamo del progetto: cosa si intende per smart football hub? Come è strutturato il vostro business model? 

EZ: “Aspirare a diventare uno smart football hub per i tifosi e la community significa voler essere visti dagli stessi come un centro di valori positivi ed etica dello sport”. 

Revenue model: quali sono le fonti di ricavo per una società di calcio come FC Clivense?  

SP e EZ: “Le fonti di ricavo, oltre al crowfunding e quindi i soci, sono i finanziatori,la vendita di abbonamenti e biglietti, il merchandising, le sponsorizzazioni. Quindi tutto quello che gira attorno alla squadra”. 

Punti di forza e opportunità: come è strutturato il mercato e quali sono le potenzialità del progetto FC Clivense?  

SP: “L’attrattiva della Clivense è il suo progetto, un’idea nuova, qualcosa che nessuno prima aveva fatto o pensato di creare, qualcosa di importante dopo tutto quello che era successo al Chievo. Un progetto innovativo, che vuole rendere partecipi più persone e tifosi possibili. Indubbiamente le cose nuove la maggior parte delle volte, se capite, vengono accettate e valorizzate nel tempo”. 

EZ: “Riteniamo che i nostri punti di forza siano i soci, i tifosi, lo staff e la squadra. Per quanto riguarda le potenzialità del progetto Clivense, abbiamo sempre detto che il nostro vuole essere un progetto sostenibile, quindi le potenzialità dipendono dalle risorse che siamo in grado di generare e ben descritte nel piano industriale”. 

Quali sono gli obiettivi che vi prefissate di raggiungere con il supporto dei nuovi capitali? 

SP: “L’obiettivo è costruire una squadra competitiva per affrontare la prossima stagione di Serie D, in un girone difficilissimo con società che spendono parecchi soldi, ma continuando a far crescere la società dentro e fuori dal campo. Inoltre, se fosse possibile, vorremmo partecipare all’acquisto del marchio del Chievo dopo il fallimento. Ovviamente se non fossero possibili entrambe le cose, preferiremmo formare una squadra importante per continuare il nostro cammino”. 

EZ: “Oltre a quanto detto da Sergio, con il supporto di nuovi capitali intendiamo rinforzare la struttura organizzativa e sviluppare il progetto del settore giovanile e del femminile”.


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