Aumenteranno gli investimenti in progetti Insurtech.
Si stima di passare dai 280 milioni di euro investiti nel 2021 ad oltre 500 milioni, anche sull'onda dell’ingresso in Italia di nuovi operatori internazionali e fondi d'investimento stranieri.
Gli investimenti in startup Insurtech cresceranno avvicinandosi ai 100 milioni.
IIA stima che i capitali che saranno investiti in startup Insurtech supereranno di 5 volte quelli dell’anno appena trascorso, sfiorando i 100 milioni di euro nel 2022. Sono stati appena 20 milioni di euro nel 2021 contro i 650 milioni in Francia e gli 800 in Gran Bretagna. Questa crescita sarà possibile grazie agli investimenti in innovazione che potranno aumentare ulteriormente sotto la spinta di incentivi fiscali per creare un circolo virtuoso all’interno dell’ecosistema assicurativo e del mondo digitale.
La cooperazione fra startup e compagnie assicurative arriverà al 90%.
Per rimanere competitivi sul mercato sarà fondamentale promuovere la cooperazione tra assicurazioni, aziende tecnologiche e startup. Dall’Insurtech Investment Index del 2021 era emerso che solo il 65% delle compagnie aveva collaborato con startup; si prevede che tale valore supererà il 90% nel 2022, recuperando in questo modo il gap con gli altri mercati europei.
I nuovi ecosistemi acquisteranno massa critica raddoppiando il numero di polizze.
Turismo spaziale, identità digitali, eSport, realtà virtuale, criptovalute, nuove forme di mobilità e nuovi modi di socializzare online, come promesso da Facebook con il Metaverso, saranno i nuovi settori per i quali già dal 2022 l’offerta assicurativa classica non sarà più sufficiente. Secondo IIA, l’assicurazione del futuro varrà 10 milioni di euro di premi solo in Italia entro il 2030, ma per far fronte a questi nuovi bisogni sarà necessario innovarsi con nuovi prodotti e soluzioni. Nel 2022 si stima che le polizze digitali provenienti da nuovi ecosistemi raddoppieranno rispetto al 2021, con l’ingresso di offerte specializzate.
HealthTech vedrà l’ingresso di nuovi operatori specializzati italiani ed esteri.
Ad oggi nel mondo i principali investimenti in Insurtech sono stati fatti in ambito healthtech, con cifre superiori ai 2 miliardi di dollari. Per quanto concerne il mercato italiano si stima che la penetrazione di polizze digitali nel segmento salute possa arrivare al 2030 al 7% del mercato per un totale di 1,8 milioni di soggetti assicurati. Nel 2022 si prevede inoltre l’ingresso di nuovi operatori specializzati nell’offerta assicurativa Healthtech.
Nella Mobilità è previsto il raddoppio delle polizze on demand.
Le nuove tendenze legate al mondo degli spostamenti alternativi, come la micro-mobilità urbana e la sharing economy, influenzeranno fortemente anche l’offerta delle compagnie assicurative, con soluzioni che saranno sempre più legate all’analisi comportamentale e dei dati di guida del consumatore (behavioural / data driven insurance) o calcolate in base ai km percorsi (pay per mile / pay as you drive). IIA stima, inoltre, che nel 2022 raddoppieranno rispetto al 2021 le polizze on demand legate a questo settore.
Embedded Insurance volano per l’Insurtech.
Le coperture assicurative offerte assieme all’acquisto di un prodotto o servizio - come la polizza venduta con lo skipass - varranno nei prossimi 10 anni fino al 20% del valore del mercato assicurativo totale. Come avvenuto nel 2021, assisteremo anche quest’anno ad un incremento di player non assicurativi che distribuiranno polizze in ottica open insurance: non solo gli Over The Top, ma anche catene retail, operatori TLC, player dell’elettronica di consumo, brand di sport, ecc. Si tratta di un’importante leva per allargare il numero di utenti che attualmente non vengono intercettati dall’offerta assicurativa e di conseguenza aumentare il valore complessivo dei premi.
Digital Bancassurance: triplicheranno le banche coinvolte nella distribuzione di polizze digitali.
Un altro numero che salirà nel 2022 è quello legato al Digital Bancassurance, perché i prodotti assicurativi saranno sempre più integrati nell’offerta online delle banche. In Italia, nel 2021, sono state circa 10 le banche che hanno offerto polizze assicurative digitali e ci si aspetta che a dicembre 2022 si arrivi a quota 30. La distribuzione delle polizze assicurative nelle banche non seguirà la semplice digitalizzazione dei prodotti tradizionali, ma richiederà la creazione di un’offerta nuova che possa essere distribuita via web e mobile.
Triplicheranno gli investimenti in Data Analytics e IA da parte del comparto assicurativo.
L’analisi dei dati, l’integrazione IoT, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale avranno un ruolo cruciale nel 2022 per aiutare gli operatori a costruire prodotti e polizze sempre più personalizzate sul singolo cliente, come polizze sportive limitate alla durata di una partita di calcetto o di un’arrampicata in montagna, oppure polizze salute in linea con le condizioni dell’utente in un preciso momento della sua vita. Nel 2022 gli investimenti in Data Analytics e IA aumenteranno del 200% rispetto allo scorso anno.
Nuove competenze ed opportunità professionali renderanno il settore più attrattivo per i giovani.
Il settore assicurativo conta un grave gap in termini di competenze tecnologiche e digitali, come rilevano il 71% degli impiegati in ambito assicurativo, secondo una ricerca di EY in collaborazione con IIA. Il 53% si dice molto preoccupato per questo divario che rischia di limitare la capacità del settore di sviluppare nuovi prodotti e servizi in linea con le esigenze di un consumatore sempre più digitale. Emerge quindi la necessità di nuove figure con competenze in data science, intelligenza artificiale, ingegneria matematica. Il settore Insurtech e le crescenti attività di formazione consentiranno di colmare il divario attualmente esistente e porteranno l’industria assicurativa tra i settori più interessanti nei prossimi anni in termini di opportunità di lavoro per i giovani.