Marco Carlucci, EssereWow: "Una piattaforma innovativa che risponde alle reali esigenze del mondo della scuola"

Redazione BacktoWork 07/10/2022

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla diffusione di una maggior digitalizzazione in vari ambiti, tra cui in primis quello lavorativo e scolastico, a cui sicuramente ha contribuito l’emergenza Covid 19.

Come mostrano i dati dell’Osservatorio Edtech della School of Management del Politecnico di Milano, ultimamente il settore dell’Education Technologies ha registrato uno sviluppo significativo a livello mondiale: si stima che il mercato valga circa 5mila miliardi di dollari, di cui il 2% è da attribuire all’edtech, inteso come l’insieme di tecnologie hardware e software e di soluzioni digitali a supporto del processo educativo.

Anche in Italia il trend è positivo: il futuro della formazione è senza dubbio digitale, ma c’è ancora molto da fare per recuperare il ritardo rispetto ad altri Stati europei.

Marco Carlucci, founder di EssereWow e Direttore Tecnico del progetto Bewow Edu, ci racconta la sua esperienza e ci spiega come le nuove tecnologie possano supportare lo sviluppo digitale del nostro Paese.

Ci può fornire qualche dato di mercato per comprendere meglio l’ambito in cui opera Esserewow? Quali sono le previsioni per il medio-lungo termine?

La nostra startup propone servizi indirizzati a due mercati strategici: l’EdTech e il Video onDemand.

Le previsioni a medio-lungo termine sono quelle di divenire azienda leader nazionale nel settore dei progetti didattici multimediali e anche quello di ottenere il riconoscimento di una specifica identità come produttori di contenuti media in target socio-educativo. Vogliamo evolverci mediante l’utilizzo delle più evolute tecnologie digitali per favorire l’aggregazione reale e non solo virtuale dei giovani e con essa l’apprendimento e la socializzazione.

EssereWoW

BeWow EDU: l'innovativa piattaforma didattica e di intrattenimento socio-culturale

Scopri il crowdfunding →

Quanto e in che modo l’emergenza Covid ha influenzato il mondo Edutech e, nello specifico lo sviluppo di Esserwow?

Il coronavirus è arrivato all’improvviso e ha cambiato le abitudini degli studenti che si sono dovuti confrontare con un nuovo modo di “fare scuola”. Così anche noi abbiamo modificato il piano di sviluppo iniziale, direi in modo sorprendente.

Nella primissima fase dell’emergenza pandemica siamo partiti con uno sviluppo e ricerca in ambito prettamente tecnologico-e-learning in modo da poter offrire strumenti di supporto alla didattica tradizionale. Abbiamo poi optato per una soluzione intermedia inserendo un potenziamento di aspetti tradizionali quali eventi reali, iniziative di aggregazione, consci del fatto che l’innovazione non si manifesta esclusivamente attraverso la digitalizzazione di un servizio, soprattutto se lo stesso nel percorso della filiera trova ostacoli che ne limitano i benefici previsti.

Ci può raccontare in termini semplici in cosa consiste il progetto BeWow EDU, a chi si rivolge e come funziona?

Bewow Edu è una piattaforma cross-mediale che propone abbonamenti a progetti multimediali didattici integrativi per scuole ed aziende con relativi eventi aggregativi, sia reali che online.

In ogni percorso è prevista una fase didattica di preparazione alla tematica, suddivisa per livelli con accesso in piattaforma a materiali ed interazioni multimediali e poi un evento aggregativo da svolgersi a teatro, a scuola oppure online durante il quale ci si può confrontare sulle nuove nozioni acquisite in modo emozionante e divertente.

Lo scopo di abbinare eventi aggregativi ai progetti è quella di ottenere il massimo di fidelizzazione al nostro brand potendo contare sul più importante metodo di apprendimento: le emozioni.

A completamento dell’offerta forniamo molteplici servizi gratuiti come database di video-lezioni online, sondaggi di opinione, contest sociali e blog-magazine.

Cosa contraddistingue BeWow EDU rispetto ai competitor?

Il nostro approccio è completamente diverso dai competitor perché riusciamo ad offrire una proposta didattica innovativa con forte attinenza sociale e culturale. La stessa viene poi trasformata in un prodotto media da collocare nel mercato dei contenuti digital.

Grazie al nostro know-how nelle tecnologie digitali e produzioni video, la didattica integrativa diventa uno strumento di intrattenimento.

A che punto siete del vostro processo di crescita e quali sono i prossimi sviluppi (anche in relazione alla raccolta di capitali attraverso il crowdfunding)?

Poco prima del blocco pandemico siamo riusciti a realizzare e concludere un imponente progetto multimediale didattico che ha coinvolto 15.000 studenti di 1.115 scuole in tutta Italia.

Questa esperienza ci ha permesso non solo di testare sul campo contenuti e tecnologie, ma anche di comprendere meglio le reali esigenze del mondo della scuola in ambito di progetti di supporto della didattica.

Contestualmente alla commercializzazione dei nostri servizi partiremo con la fase 2 di sviluppo e ricerca che ha come obiettivo quello di potenziare segmenti strategici del nostro business core e l’acquisizione di specifici brevetti tecnologici in ambito web-app.

In questo scenario abbiamo attivato la nostra prima campagna di crowdfunding che riteniamo essere una proposta interessente per nuovi finanziatori in un progetto unico nel suo genere ed in un segmento commerciale strategico per i prossimi anni.


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