IT: dall’integrazione all’iperconvergenza

Redazione BacktoWork 13/04/2022

L’IT diventa virtuale attraverso un modello emergente che fa convergere tutte le funzioni in un unico software  

Che cos'è l'infrastruttura convergente? E perché si usa il termine iperconvergenza? Entrambi definiscono piattaforme che integrano funzioni di elaborazione (di solito con macchine virtuali), di rete e di archiviazione in un unico sistema che si configura automaticamente.

Le infrastrutture IT di questo tipo, in altri termini, vengono ripensate facendo convergere il controllo di tutte le attività su un’unica architettura software.

Un approccio di questo tipo fornisce un ambiente virtualizzato completo e chiavi in mano che, spesso, non richiede a chi ne fa ricorso per la propria realtà aziendale una conoscenza tecnica approfondita o un particolare impegno a livello di configurazione.

Non a caso secondo MarketsAndMarkets, il mercato globale delle soluzioni HCI (Hyper Converged Infrastructures) aumenterà anno su anno, partendo dai 4,1 miliardi di dollari del 2018 per arrivare ai 17,1 miliardi del 2023.

Alla base dell’iperconvergenza, come sottolineato, c’è la centralità del software. Grazie a quest’ultimo lo sviluppo del server, la capacità di storage e quella di virtualizzazione sono garantite e, nel caso, implementate in un unico tool, detto appliance, governato da un solo programma, che può essere considerato come un vero e proprio controller di gestione.

Il modello iperconvergente viene gestito attraverso un’interfaccia utente in cloud, piuttosto semplice, intuitiva e che può essere anche subappaltata a un provider esterno.

Quello che ne risulta dall’adozione di un simile modello è un insieme di processi più “agili” e i volumi di traffico sono più visibili e chiaramente definiti.

Integrando più funzioni, si hanno meno siti da gestire, la sicurezza è più semplice e i costi generali più contenuti. Si riduce, inoltre, la necessità di comunicare tra le strutture.

Il più, con tutti i componenti vitali in un'unica posizione fisica, diventa più facile pianificare e implementare soluzioni di ripristino di emergenza.


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