Si appresta a diventare una vera e propria rivoluzione copernicana quella che Just Eat avvierà il prossimo mese di marzo, quando verranno stipulati i primi contratti di lavoro dipendente per i rider della società di food delivery britannica. La prima città dove il cosiddetto modello “Scoober” verrà adottato sarà Monza, ma l’obiettivo è quello di estenderlo ad altri 23 comuni italiani entro la fine del 2021 prevedendo in tal senso circa mille assunzioni con questa nuova tipologia di contratto nei primi due mesi.
Nel frattempo sono già state rese note le caratteristiche del contratto Scoober che sarà implementato dalla società. I rider potranno essere inquadrati sia con contratto di lavoro a tempo pieno, che part-time che a chiamata, con una paga fissa oraria che partirà da 7,5 euro arrivando con eventuali maggiorazioni anche a 9 euro, tutto questo a prescindere dal numero di consegne effettuate.
Viene dunque meno l’annoso problema del lavoro a cottimo che coinvolge le numerose società e startup di food delivery e che era parte integrante dell’accordo sindacale tra Assodelivery e Ugl, bocciato anche dallo stesso ministero del Lavoro. Accordo dal quale Just Eat si era per l'appunto sfilata lo scorso novembre preferendo proseguire nel solco già tracciato dall’app in altre 140 città del mondo.
I nuovi contratti da dipendenti di Just Eat prevedono tra le altre ferie, malattia, congedo di maternità o paternità, indennità per lavoro svolto nelle ore notturne e nei giorni festivi, coperture assicurative, dispositivi di sicurezza gratuiti in dotazione del rider, formazione obbligatoria e tutele previdenziali. Attualmente l’azienda è in contatto con le sigle sindacali per la definizione del contratto nazionale e per chiarire come avverrà il trasferimento dei rider nel nuovo tipo di inquadramento.
A tal proposito il responsabile del progetto Scoober Davide Bertarini ha dichiarato: “La nostra intenzione è comunque quella di continuare ad approfondire il tema con le parti sociali e le organizzazioni sindacali, sempre nell’ottica di offrire tutele e flessibilità”. Come già detto l’obiettivo di Just Eat è quello di coprire 23 città italiane per la fine del 2021, toccando Milano entro il mese di aprile. Proprio a Milano verrà inoltre aperto il primo hub logistico dove i rider potranno ritirare i mezzi di trasporto Just Eat.
Nonostante all’estero il modello Scoober faccia ampio uso delle agenzie interinali come Randstad, nel nostro Paese per il momento la linea sembra essere quella della gestione in proprio delle assunzioni, senza coinvolgere terze parti. Da Just Eat fanno infatti sapere che: “In Italia l’orientamento iniziale sarà quello di gestire in modo diretto le assunzioni grazie allo staff Scoober e alla nuova realtà parte del gruppo”. Il riferimento è a Takeaway Express Italy, società controllata totalmente dalla stessa Just Eat che fornirà la piattaforma logistica per le consegne.