Nell’ambito degli accordi di investimento in startup e aziende early stage è possibile ridurre il rischio di perdita del capitale in caso di insuccesso del progetto attraverso una clausola chiamata liquidation preference.
Si tratta di una condizione che dà diritto ad un trattamento “privilegiato” rispetto ad altri soci, in quanto regola l’ordine in cui gli investitori devono essere rimborsati e remunerati in fase di disinvestimento: chi beneficia della preferenza avrà diritto ad incassare prima degli altri soci.
Normalmente le parti, fondatori e investitori, individuano il cosiddetto Liquidity Event - al verificarsi del quale scatta la liquidation preference - nella vendita a terzi o nella messa in liquidazione della società.
L’inserimento in contratto di una clausola di questo tipo ha dunque la funzione primaria di limitare o contenere il danno che l’investitore “privilegiato” potrebbe subire in caso di fallimento e scioglimento della startup o nel caso in cui la sua valorizzazione non dovesse garantire un ritorno economico.
Si possono distinguere due tipologie fondamentali di liquidation preference: