Il termine “mentor” si utilizza in ambito startup per indicare la figura che fornisce un aiuto al fondatore della società nell’avviamento e nella gestione della stessa. Solitamente si tratta di un manager con una consolidata conoscenza ed esperienza, in grado di offrire consigli e anche supporto nei passaggi più spinosi dell’avviamento di una società. Il suo ruolo non è da sottovalutare per il successo della startup.
Il termine mentor deriva da Mentore, personaggio dell’Odissea che si prende carico delle sorti di Telemaco, figlio di Ulisse, durante la sua assenza. Nel linguaggio attuale ha il significato di educatore ma anche di autorevole punto di riferimento.
È molto importante per una startup affidarsi a un mentor capace, dal momento che le statistiche indicano un’alta percentuale di fallimento per le startup: addirittura 9 su 10. Uno dei compiti principali del mentor è proprio evitare che ciò avvenga.
Un mentor di successo per startup deve possedere le giuste capacità e conoscenze. Fra queste possono ritenersi essenziali le precedenti esperienze di business, la conoscenza del mercato, l’aver fondato una startup o averne seguita una, l’esperienza come manager in grandi aziende. Servono poi doti di analisi e valutazione, conoscenza dei trend tecnologici emergenti e degli strumenti di business. Tutto questo, senza però mai sostituirsi al fondatore della startup, all’imprenditore, ma affiancandolo e guidandolo in un percorso che potrebbe essere in alcuni casi molto difficile.