Nonostante sia stato un anno molto negativo per l’economia, il 2020 ha visto crescere gli investimenti in startup e scaleup italiane come non succedeva da cinque anni. È il dato più interessante che emerge dal Venture Capital Barometer 2020, l'analisi di EY realizzata in collaborazione con VC Hub Italia, che ha calcolato in 569 milioni di euro i finanziamenti complessivamente erogati dai fondi di venture capital a favore di aziende innovative che si trovano nei primi anni di attività.
Rispetto al 2019, quando i capitali raccolti si erano attestati a 367 milioni di euro, l’ammontare degli investimenti è risultato in crescita del 55% pur in presenza di una riduzione del 37% del numero dei deal (111 nel 2020 contro 175 nell’anno precedente).
Un incremento significativo nei finanziamenti di VC che ha permesso all'Italia di accorciare le distanze con le altre grandi economie europee, sebbene il gap che il nostro Paese ha accumulato appaia difficilmente colmabile in tempi brevi: la Gran Bretagna ha infatti registrato 8 miliardi di capitali investiti e 773 operazioni, la Germania 4,3 miliardi di investimenti e 394 operazioni, seguita dalla Francia con 3,9 miliardi e 407 operazioni.
Fra i segnali positivi che si possono cogliere dal report di EY c’è anche l'aumento del valore medio dell’investimento, passato da 2,1 milioni del 2019 a 5,1 milioni del 2020. Rispetto all’anno precedente, in particolare, è raddoppiato (da 7 a 14) il numero delle operazioni che hanno fatto registrare una raccolta di capitale maggiore di 10 milioni di euro.
"Nel 2020 pochi aspetti della vita di ognuno di noi sono stati immuni da cambiamenti e così è stato anche per la natura degli investimenti in innovazione in Italia” - commenta Francesco Cerruti, Direttore Generale di VC Hub Italia, associazione del venture capital, degli investitori in innovazione e delle startup e PMI innovative -. “A fronte di un numero calante di operazioni, abbiamo assistito ad una loro maggiore concentrazione che permette così al nostro Paese di ripercorrere le orme di alcuni fra gli ecosistemi europei innovativi più maturi. Il trend del 2020 ci mostra infatti un nuovo slancio nel modo di investire in innovazione che premia le realtà con maggiore potenziale e margine di crescita".
Altri settori innovativi capaci di attrarre una importante quota di capitali sono stati: Food & Beverage (66,1 milioni), Software & Digital Services (58,9 milioni) e Transportation & Delivery (43,4 milioni). Nel loro insieme questi comparti hanno assorbito il 78% dei capitali investiti da fondi di venture capital nel nostro Paese nel 2020.
Gli effetti della pandemia e del conseguente lockdown sul comparto EdTech sono stati invece limitati, probabilmente a causa della presenza in Italia di realtà innovative ancora poco mature. In Europa, per contro, nel 2020 si è registrato un trend completamente diverso, che ha fatto emergere ulteriormente le potenzialità di un settore relativamente maturo e ben sostenuto dai governi.
Le operazioni che nel corso del 2020 hanno raccolto i finanziamenti più consistenti sono quelle che hanno interessato Satispay (93 milioni raccolti da investitori internazionali del calibro di Square, Tencent e Lgt Lightstone, oltre all’italiana Tim Ventures), Aidexa (su cui Generali, Banca IFIS e Banca Sella hanno investito 45 milioni di euro), Cortilia (34 milioni raccolti lo scorso dicembre da P101 Ventures, Primomiglio SGR, Five SeasonsVentures, Red Circle Investment e Indaco SGR), Enthera Pharmaceuticals (protagonista di un round serie A da 28 milioni con AbbVie, Sofinnova Ventures e Indaco SGR) e Milkman (25 milioni da 360 Capital Partners, Vertis SGR, P101 e Poste Italiane).
Quanto alla distribuzione geografica degli investimenti, al primo posto troviamo la Lombardia, dove si concentra il maggior numero di operazioni (55 su 111) con una raccolta complessiva di 391,6 milioni di euro, pari al 68,8% del totale nazionale. Secondo posto per il Piemonte, con 10 operazioni e 46,6 milioni di euro di capitali raccolti (8,2% del totale), mentre in terza posizione troviamo il Lazio, che con 11 deal ha attratto investimenti per 29,3 milioni di euro (5,1% del totale). Seguono il Veneto (29,2 milioni di euro raccolti - pari al 5,1% del totale - in 4 operazioni) e la Toscana (6 deal per 24,6 milioni di euro, corrispondenti al 4,3% del totale).