Resilienza e fiducia nella ripresa: così le startup affrontano l'emergenza Covid

Redazione BacktoWork 01/08/2020

Gli effetti e i contraccolpi della crisi non fermano le startup italiane, che anzi mostrano notevoli capacità di reazione, scommettendo sulle possibilità di una ripresa in tempi rapidi. Sono le principali evidenze dell'indagine che l'associazione VC Hub Italia, in collaborazione con la società di consulenza EY, ha voluto realizzare per valutare "L'impatto dell'emergenza Covid-19 sulle startup e sull'ecosistema dell'innovazione in Italia".

Nell'analisi sono state coinvolte startup che operano prevalentemente sul mercato italiano (68%), la gran parte con sede in Lombardia (la zona più colpita dall'emergenza), attive in diversi settori, retail ed e-commerce in particolare. Si tratta sia di startup che hanno avviato da poco la propria attività e ottenuto i primi finanziamenti, sia di scaleup più mature che hanno già raccolto investimenti consistenti.

Secondo l'indagine, sono molte le realtà intervistate che in questi mesi hanno continuato ad assumere: infatti ben il 58% ha dichiarato di aver aumentato il numero di addetti. Una quota non trascurabile, pari al 27% del campione coinvolto, ha dichiarato inoltre di aver registrato una crescita dei ricavi, a fronte di un calo della domanda che ha colpito il 68% delle startup. 

Le difficoltà maggiori sembrano comunque legate alla carenza di liquidità. Il 41% delle startup sta valutando di ricorrere al Venture Debt, mentre il 16% si è già mosso o si sta muovendo in tal senso.

Un quadro, insomma, con luci e ombre, ma in cui prevale un atteggiamento di diffuso ottimismo e fiducia nel futuro: la convinzione dell'85% degli intervistati è che una volta terminata l'emergenza la propria impresa possa tornare a crescere e operare rapidamente ai livelli pre-pandemia.

"A seguito dell'emergenza" - è il commento di Massimiliano Vercellotti, Startup Leader di EY in Italia - "abbiamo osservato come il calo della domanda e la crescente esigenza di liquidità rappresentino le principali sfide per imprenditori e investitori: la risposta è stata ricercata nella ridefinizione delle priorità, nella ricerca di nuove fonti di finanziamento, e nello sviluppo di nuovi business plan per fronteggiare la crisi. Nonostante ciò, il tessuto imprenditoriale italiano non si è fermato ed è interessante notare come il 58% delle startup intervistate abbia continuato ad assumere personale durante la crisi, e che quasi 9 startup su 10 pensino di tornare a crescere entro i prossimi 12 mesi".


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