Sergio Pellissier: "FC Clivense, il calcio di oggi proiettato nel futuro"

Redazione BacktoWork 05/05/2022

Dall’idea di due ex giocatori professionisti, un progetto ambizioso che ha già messo le fondamenta per cambiare il corso della storia di questo sport

Costruire una società di calcio sana che abbia come protagonisti le persone, che si regga su principi e valori veri, e che sia coerente con i modelli di business che ne delineano la crescita.

Per dirla anche in altri termini: un modello di calcio innovativo, inclusivo, replicabile e che, naturalmente, punti a raggiungere gli obiettivi prefissati.

L’idea è di due ex giocatori professionisti: Sergio Pellissier, tra le altre cose capitano e bandiera del Chievo e nostro interlocutore in questa intervista, ed Enzo Zanin, che della squadra veneta è stato estremo difensore per dieci anni. E non solo…

Perché, come e quando nasce FC Clivense?

Ho costituito il 13 agosto 2021 questa società sportiva con Enzo Zanin e mi sono messo immediatamente al lavoro per trovare le persone adatte a costruire un piano industriale che potrà, nel tempo, fare tornare ai vertici quell’idea di calcio che ho appreso durante la mia carriera di giocatore, capitano e bandiera, insieme a tutti quei tifosi che mi hanno seguito in questi anni e che vorranno seguirmi anche in questa avventura.

Qual è la storia professionale dei fondatori e come siete arrivati all'idea? 

Sono nato ad Aosta il 12 aprile del 1979. Fin da bambino ho sempre giocato in squadre professionistiche indossando la maglia del Torino, del Varese e della Spal. Nel 2002 sono passato all’A.C. Chievo, squadra di cui sono diventato nel tempo simbolo, capitano e bandiera grazie a 496 presenze e a 134 reti. Sono tra gli otto giocatori di serie A di tutti tempi che ha segnato per 18 anni consecutivi. Tra Club e Nazionale ho totalizzato 635 presenze e 175 goal. 

Enzo Zanin è co-fondatore e Vice Presidente e Responsabile dello Sviluppo Business e Management. È nato a Castagnaro, in provincia di Verona, il 26 luglio del 1960. Nella sua carriera calcistica ha vestito la maglia del Como, del Crotone e del Sorrento, ma deve la sua notorietà all’ A.C. Chievo di cui ha difeso la porta per dieci anni, dal 1984 al 1994, diventando uno dei protagonisti della “Favola Chievo”.

Ha vinto tre campionati, portando la squadra dall’Interregionale alla Serie B, totalizzando complessivamente 425 presenze nei campionati professionistici. Una volta appesi i guanti al chiodo, è stato per vent’anni dirigente della squadra della Diga, ricoprendo il ruolo di Responsabile Commerciale e Marketing. 

Quali sono stati i modelli che vi hanno ispirato, anche fuori dell’Italia? 

I principi ispiratori del modello sono i top club inglesi e spagnoli: un nuovo concetto di calcio, basato sulla massimizzazione del fan engagement (far vivere la partita oltre i 90’), che possa far vivere un’esperienza al tifoso che partecipa alla vita della società e si riconosce nei valori del club.

Dal punto di vista strategico diventa poi essenziale e imprescindibile sviluppare il capitale umano attraverso un’attenzione particolare al settore giovanile: in questo senso società come Benfica e Ajax non solo hanno ottenuto risultati così importanti da essere veri e propri modelli, ma hanno dato vita, nel tempo, a strutture e asset propedeutici alla crescita giovanile che FC Clivense vuole replicare.

Quali sono state le milestone del progetto che potete dire di aver raggiunto finora? 

I tempi della nascita del club sono stati rapidissimi, quindi ritengo che essere riusciti nell’iscrizione al campionato di III categoria e nell’allestimento di una squadra competitiva siano stati un’importante sfida completata con successo.

L’entusiasmo degli oltre 500 calciatori giunti da ogni parte di Italia per le selezioni è stato una cartina di tornasole fondamentale della bontà di questo progetto.

In tempi più recenti, la vittoria del campionato, con l’esordio (bagnato da una doppietta) del presidente-giocatore Sergio Pellissier, ha rappresentato un altro traguardo eccezionale, il giusto coronamento di una stagione (quasi) perfetta. 

FC Clivense

La squadra di calcio che apre le porte della Società ai tifosi

Scopri il crowdfunding →

Come si costruisce una brand identity di un sistema così articolato?

Una brand identity si costruisce nel tempo, e lo si fa affidandosi a persone competenti che si riconoscono nei valori e nei principi indicati dalla società.

Innanzitutto, noi siamo e saremo la società di chi vuole credere nel nostro progetto. Siamo un unicum nel panorama calcistico italiano di tutti i tempi. Grazie al crowdfunding, chi vorrà potrà dire “vado a tifare la mia squadra”, e sarà vero.

Per quanto ci riguarda, abbiamo da subito sviluppato un progetto di media company che si basa sui modelli di cui, appunto, abbiamo parlato prima.

Alla radice c’è un concept di comunicazione coordinata che si replica in modo unitario sugli strumenti esistenti (dal sito Internet, alle pagine social, alle attività che organizziamo), e dal punto di vista operativo abbiamo ideato tutti i nostri canali di comunicazione in modo che esista sempre una “esperienza” da parte di chi ci segue, che sia o meno un tifoso della Clivense, e che faccia vivere la vita della squadra e della società.

Non a caso, abbiamo già numeri da squadra professionistica: oltre 18 mila follower su Instagram, oltre 4 mila su Facebook, un canale multimediale, ClivenseTV+, che totalizza migliaia di visualizzazioni. E, infine, sviluppiamo “l’appartenenza” con un merchandising che vedrà l’apertura di un e-commerce nei prossimi giorni e una presenza fissa di uno shop allo stadio nelle partite casalinghe. 

In che senso l'attività che state costruendo può definirsi phygital?

Basti pensare a come siamo nati: ho pubblicato sul mio canale Instagram l’annuncio per fare i provini della squadra, e abbiamo avuto oltre 300 adesioni in due giorni. Noi siamo phygital per natura. Perché siamo moderni, perché abbiamo persone capaci di integrare i diversi processi di comunicazione e perché dobbiamo fare di necessità virtù: è evidente che non siamo un grande club, ma abbiamo grandi persone che lavorano a questo progetto e che contribuiranno a renderci sempre migliori.

Tra i vostri focus, c’è anche la costruzione di una community. Quali dati emergono dalla vostra customer base? Che tipo di analisi state effettuando o prevedete di effettuare sulle informazioni che vengono ricavate? 

Il nostro progetto è legato alla costruzione di una community. È il senso stesso del crowdfunding. Questa non sarà mai la società di Enzo e Sergio, ma di tutti coloro che credono in questo progetto.

Detto ciò, è evidente che stiamo lavorando per ampliare la nostra fan base, attraverso l’analisi quotidiana dei nostri canali e lavorando sempre a iniziative che possano coinvolgere il più possibile tifosi e simpatizzanti. Grazie a questo lavoro saremo in grado di produrre contenuti sempre più adeguati alle aspettative.

La vostra visione ha una serie di valori trasversali: da P.A.C.E a inclusione e sostenibilità. Qual è l'incidenza di ciascuno nella vostra missione?

P.A.C.E.

P come Passione: F.C. Clivense ha l’ambizione di essere amata e apprezzata non solo dai propri tifosi più accaniti, ma anche da una platea più ampia.

A come Ambizione: la volontà di dare sempre tutto e rialzarsi più e più volte dopo essere caduti è l'espressione visiva di questa ambizione.

C come Coesione: essere un punto di riferimento nonché una famiglia allargata per molte persone, diventando portatori di valori sani e aggreganti.

E come Esperienza: far vivere ai tifosi un’esperienza calcistica intensa. Tutto ciò che riguarda il club è carico di massima energia e profonda emozione.

Noi vogliamo essere un modello. Non perché siamo migliori di altri, ma perché abbiamo in mente un calcio diverso. E mentre in tanti parlano di come riformare uno sport che si sta perdendo e che, di fatto, sta fallendo, noi proponiamo un’esperienza nuova.

Sia chiaro: lo facciamo dal piccolo del nostro orizzonte. Con l’ambizione di ingrandirlo in meno di un decennio. 

Quali sono e quali potrebbero essere i vostri business-partner?

Aziende che vogliono investire nel calcio e che si riconoscono in quella che è l’immagine della società: un calcio sano, aperto a tutti, inclusivo e senza discriminazioni.

Da questo punto di vista, sia i partner del settore, sia le aziende che vogliono legare il proprio marchio a FC Clivense possono trovare terreno fertile per condividere insieme un percorso di sviluppo.

Quali sono le figure professionali che possono essere cruciali per il vostro business? 

L’area tecnica e l’area commerciale sono le funzioni aziendali più “sotto la lente di ingrandimento” in questa fase, in quanto sia i risultati sportivi sia la raccolta di sponsor costituiscono una prima radiografia della società ben visibile anche all’esterno.

L’area di comunicazione è di paritaria importanza, perché in grado di produrre contenuti speciali per la community, coinvolgendo i tifosi e creando un forte engagement e un forte legame con la squadra. Questo secondo aspetto permette di fornire un supporto importante all’area commerciale, indirizzando la raccolta di ricavi “direttamente influenzabili” dalle azioni della società (per esempio: presenze allo stadio, merchandising, altre iniziative, eccetera) 

Quali sono i vostri competitor e che cosa vi distingue dalla concorrenza? 

I nostri competitor sono le altre squadre di calcio, partecipanti ai vari campionati che FC Clivense si troverà ad affrontare.

Diversamente da molti di loro, la nostra società nasce integrata in una comunità. Da qui la volontà di poter “aprire” il capitale a queste persone per renderle partecipi di una storia. Il club ambisce a catturare un bacino di tifosi ampio, geograficamente localizzato principalmente nella provincia di Verona, ma senza limiti geografici.

Una community potenzialmente globale, quindi, fatta di amanti del calcio che si riconoscono nei valori e negli ideali del club.

Quali sono gli obiettivi della campagna di crowdfunding?

Gli obiettivi sono raccogliere 150 mila euro per poter procedere all’avvio delle attività propedeutiche per l’iscrizione alla prossima serie D, tramite l’attivazione di un percorso condiviso di crescita con società esistenti.

Alla soglia dei 500 mila euro si potrebbe procedere con l’acquisizione del titolo sportivo dalla FIGC, operazione che permetterebbe al club di non dipendere da nessun accordo, ma di scrivere da sé la propria storia futura.

La raccolta sarà modulare fino al raggiungimento dei 6 milioni di euro (cifra che permetterebbe di avere il centro sportivo pronto in 36 mesi) con un primo step a 1 milione e mezzo di euro, e poi rilasci progressivi sempre dello stesso taglio.

Quali sono gli sviluppi futuri del progetto e gli obiettivi a medio-lungo termine?

L’obiettivo, per quanto sarà possibile, è perfezionare l’iscrizione della squadra al campionato di serie D 22/23, allestendo una rosa competitiva per poter vincere il torneo.

Gli obiettivi di FC Clivense restano quelli di proseguire nel sentiero di crescita risalendo la piramide del calcio professionistico in Italia.

Particolare attenzione sarà data ai giovani, vero motore del club del “futuro” attraverso la realizzazione di un centro sportivo moderno e sostenibile.


Potrebbe interessarti anche:

startup & pmi crowdfunding

Startup, misure e incentivi fiscali per superare la crisi

startup & pmi crowdfunding

Come investire i propri risparmi nel 2020

crowdfunding

News, interviste ed approfondimenti di BacktoWork e del mondo dell'equity crowdfunding