Startup Pitch: il primo passo per il fundraising

Redazione BacktoWork 04/10/2020

Cos’è e come si crea un pitch deck startup?

Col termine startup pitch, o pitch deck, si indica il documento che descrive una startup, in poche slide e in pochi minuti. È utilizzato dai founder per presentare all’esterno la propria idea di business e il proprio progetto imprenditoriale

Si tratta di uno strumento che può essere multimediale, nel vero e proprio senso del termine, perché accanto a un documento scritto, quasi sempre sotto forma di slide, con una grafica semplice, breve e accattivante, vi deve essere sovente un video, e uno speech in cui l’imprenditore descrive ciò che nelle slide è descritto, ovvero il progetto della startup 

A cosa serve un pitch deck e cosa deve contenere

La presentazione ha l’obiettivo di convincere i potenziali investitori a finanziare il progetto (fundraising pitch deck), magari in occasione di una competition tra startup o per una campagna di equity crowdfunding, ed è quindi fondamentale se si vuole avere l’opportunità di raccogliere i finanziamenti desiderati, catturando l’attenzione e l’interesse degli investitori.

Per riuscire allo scopo, il pitch deve comunicare in modo chiaro ed immediato gli aspetti essenziali del progetto:

  • il problema o bisogno espresso da un certo target;
  • la soluzione concepita per rispondere a questo problema;
  • i vantaggi che la soluzione offre;
  • la dimensione attuale e potenziale del mercato di riferimento;
  • le persone del team;
  • il modello di business;
  • i competitor;
  • i capitali di cui si necessita e come verranno utilizzati.

Non esiste il pitch perfetto, un formato valido sempre e in ogni occasione, esistono però - e in molti casi sono reperibili online - esempi di pitch di startup divenute poi aziende di successo e sono disponibili diversi modelli e strumenti che possono aiutare a costruire una presentazione ben strutturata e attraente.

Dove trovare esempi di startup pitch

Data la grande importanza che ricopre un pitch per il decollo o l’esistenza stessa per una startup a livello internazionale si sono moltiplicati i mentor che cercano di aiutare e assistere le aziende nella sua preparazione. È del resto quello che si fa anche in molti incubatori.

Tra i mentor più celebri vi è l’evangelist Guy Kawasaki, che raccomanda alcuni accorgimenti: 

  • un pitch non dovrebbe superare le 10 slide, sia perché un venture capitalist è, dice “una persona normale”, che non riesce a comprendere più di 10 concetti in un meeting, sia perché se per spiegare un business vi è necessità di una spiegazione troppo lunga vuol dire che non è un business realistico;
  • l’esposizione orale del pitch non dovrebbe superare i venti minuti, anche se eventualmente fosse disponibile più tempo, per consentire di rispondere alle domande e ovviare a eventuali contrattempi e ritardi;
  • il font usato dovrebbe avere una grandezza di 34, quindi molto grande. Si dovrebbe evitare di inserire troppo testo nel pitch, perché la platea del meeting si metterebbe a leggerla durante la presentazione mentre l’imprenditore parla, non seguendo più ciò che dice, e risultando non sincronizzata con lui.

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