Chimica, cinque tendenze che modelleranno l'industria nel 2021

Redazione BacktoWork 12/04/2021

La pandemia ha messo in crisi larghi segmenti dell'economia e ha avuto un impatto notevole anche sul settore chimico, accelerandone significativamente i programmi di trasformazione. Se alcune aziende hanno avuto un'impennata, per esempio i produttori di disinfettanti e reagenti diagnostici, molte altre hanno lottato per sopravvivere: quelle esposte ai mercati finali dell'automotive, della raffinazione e dell'edilizia, per citarne solo alcune. Di fronte a queste grandi sfide strategiche e strutturali, la trasformazione digitale si è rivelata un’ancora di salvezza fondamentale. Come evidenzia una recente analisi di KPMG, la digitalizzazione sarà sempre più centrale in ogni aspetto dell'industria chimica e costituirà una delle tendenze chiave nel 2021 e oltre.

Digitale e Chimica 4.0

La pandemia ha aumentato la consapevolezza di tutti sull'importanza fondamentale della tecnologia. La scala e la velocità senza precedenti della crisi hanno portato nell’ultimo anno ad una crescita rilevante degli investimenti tecnologici. Il focus digitale del 2021 sarà sulla modifica delle strutture e dei processi, attraverso il collegamento di front office, middle office e back office, in modo che le informazioni fluiscano facilmente e siano utilizzabili in qualsiasi momento per supportare i processi decisionali e operativi.

Anche se molte aziende hanno già automatizzato i loro impianti e utilizzano soluzioni digitali e sensori per il loro controllo, un'impresa connessa e smart richiederà una maggiore adozione di tecnologie emergenti. I cambiamenti più importanti riguarderanno l’utilizzo dei Big Data e dell’Intelligenza Artificiale, che permetteranno di aumentare l'efficienza nella produzione, attraverso mezzi come la manutenzione predittiva, e che guideranno lo sviluppo di nuovi modelli di business e di nuovi prodotti, grazie all'impiego di realtà virtuale e simulazioni avanzate nelle attività di ricerca e sviluppo. 

Secondo KPMG, l'industria chimica dovrebbe sfruttare le pratiche digitali di punta delle industrie che hanno condotto con successo la transizione verso un'impresa connessa, come i media, le telecomunicazioni e le industrie tecnologiche. Questi investimenti si ripagheranno in termini di efficienza e in un migliore servizio al cliente.

Obiettivi ESG

Il cambiamento nelle preferenze del pubblico verso una produzione e un consumo sostenibili richiede lo sviluppo di nuovi prodotti e una maggior efficienza delle risorse. I criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) stanno diventando sempre più mainstream a causa dell'intensificarsi della pressione degli investitori, delle istituzioni e dei consumatori. L'aumento della domanda di investimenti responsabili ha portato i grandi gestori di fondi ad abbandonare gli investimenti in aziende non attente al clima; i regolamenti dell'Unione Europea relativi alla sostenibilità richiedono la divulgazione degli impatti ESG su tutti i prodotti; i consumatori chiedono pubblicamente che le aziende vadano oltre i gesti simbolici e passino all'azione concreta; e i dirigenti di alto livello saranno sempre più misurati e premiati per i progressi rispetto a questi obiettivi. 

L'industria chimica detiene le chiavi per imprimere una spinta alle strategie climatiche e ambientali in tutta la catena del valore, principalmente attraverso la fornitura di prodotti sostenibili alle industrie a valle. Altre importanti aree di attenzione includono la decarbonizzazione, l'energia rinnovabile, la riduzione di CO2, la plastica circolare e il riutilizzo delle materie attraverso il riciclo.

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Diversità e nuove competenze

In un contesto molto dinamico e in rapido mutamento come quello attuale, è necessaria una maggiore diversità a tutti i livelli dell’organizzazione aziendale per portare prospettive e idee non tradizionali e offrire una maggiore agilità in risposta alle nuove sfide. La diversità stimola l'innovazione, aiuta nell'acquisizione e nel mantenimento dei talenti e migliora le connessioni con una base di consumatori sempre più diversificata.

Le aziende chimiche che avranno più successo nei prossimi anni - si legge nell’analisi - saranno quelle che riusciranno ad attrarre talenti con background differenti, da scuole/laboratori non tradizionali e da altri settori digitalmente forti. Competenze come capacità di adattamento ed auto-apprendimento, problem solving, autonomia, responsabilità e capacità di lavorare in team multidisciplinari saranno fondamentali nel passaggio alla digital transformation.

Attività di M&A

L’emergenza Covid non ha fermato le operazioni di fusione e acquisizione. Anche in un contesto di difficoltà e incertezza, ci sono stati diversi accordi da miliardi di dollari.

Il dinamismo del mercato M&A nell’industria chimica proseguirà anche in futuro guidato da diversi fattori, tra cui: 

  • il debito a buon mercato e abbondante; 
  • il crescente interesse del private equity nel settore; 
  • le pressioni di liquidità sulle aziende in difficoltà a causa dell'impatto della pandemia; 
  • il desiderio di alcune società di cedere le attività sottoperformanti o non strategiche.

Portafoglio prodotti

L’ultima area su cui KPMG evidenzia la necessità di puntare l’attenzione riguarda la composizione dell’offerta. Anche se negli ultimi dieci anni c'è stata una pressione a ristrutturare i portafogli per concentrarsi su un minor numero di attività principali, le aziende chimiche dovrebbero esaminare il loro attuale portafoglio di prodotti e servizi, nonché determinare se è necessario un cambiamento di direzione, fissando nuovi obiettivi strategici che tengano conto sia delle sfide che delle nuove opportunità di crescita per il settore.


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