Il ruolo del Cloud nella trasformazione digitale è sempre più centrale. Questa tecnologia abilita i principali processi di innovazione e conferisce maggiore agilità non solo ai sistemi informativi, ma al business nel suo complesso. Ma sono molte le aziende che evidenziano difficoltà nel percorso di adozione, soprattutto per la mancanza di adeguate skill e professionalità che rappresentano un fattore chiave per poter cogliere tutti i benefici e le opportunità offerti dal Cloud.
La scalabilità e l’agilità del Cloud stanno creando nuove possibilità e nuovi modelli di business in un contesto in cui mercati sempre più imprevedibili richiedono risposte agili e veloci. Per molte aziende la pandemia ha costituito un forte stimolo per accelerare l'adozione del cloud e promuovere una trasformazione più rapida delle infrastrutture IT.
Come ha messo in luce l’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano “l’emergenza sanitaria ha creato una situazione senza precedenti, che ha richiesto un cambio di passo: le imprese sono state all’improvviso costrette a lavorare in modo agile, facendo del Cloud il miglior alleato per rispondere rapidamente alle esigenze di collaborazione, gestione progettuale e valutazione delle performance”. Anche le PMI più scettiche e meno digitalizzate hanno dovuto adeguarsi per mantenere l’azienda operativa e la relazione con i clienti attiva, e questa dinamica si è tradotta, dopo anni di sostanziale stabilità, in un significativo aumento del tasso di adozione del Cloud che, secondo le stime dell’Osservatorio, nel 2020 salirà al 42% contro il 30% registrato nel 2019.
Dello stesso avviso anche la società di ricerche e consulenza IDC, che in una recente analisi dedicata al tema prevede che l'80% delle imprese si attiverà entro la fine del 2021 per accelerare il passaggio a servizi applicativi e infrastrutture digitali incentrate sul Cloud due volte più velocemente rispetto a prima dell’inizio della pandemia. Secondo IDC, tuttavia, molte aziende faticano a trovare specialisti adeguatamente qualificati. La questione si aggrava quando si tratta di professionisti in grado di gestire infrastrutture di cloud pubblico e cloud privato, poiché i due ambienti richiedono competenze diverse. Gran parte delle aziende (88%) sta cercando di far sì che il proprio personale abbia le competenze necessarie per gestire un’infrastruttura IT ibrida, mentre poco più della metà (53%) considera questo aspetto come un problema cruciale.