Ciò che oggi viene definito digital transformation, la trasformazione digitale, è di fatto un enorme cappello sotto il quale si sviluppa una moltitudine di tecnologie destinate a svolgere, ciascuna, una parte fondamentale di un processo di cambiamento per molti versi epocale, del tutto comparabile ad altre grandi rivoluzioni che hanno segnato la storia, da quella industriale all’avvento di Internet nella vita quotidiana.
Questa enorme metamorfosi trova piena conferma anche nelle dimensioni economiche del mercato. Basta leggere le cifre da poco diffuse dal colosso delle ricerche IDC nella sua ultima Worldwide Digital Transformation Spending Guide.
Un primo dato, il più generale, è quello del volume d’affari complessivo che, secondo quanto apprendiamo dall’indagine, raggiungerà i 1.800 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno, con un aumento del 17,6 per cento rispetto al 2021 e una crescita continua almeno fino al 2026, l’anno in cui gli autori del report fissano l’orizzonte temporale.
"Per il 2022, IDC prevede una crescita aggressiva degli investimenti nella digital transformation, dopo un lieve rallentamento registrato durante il periodo della pandemia", ha dichiarato Craig Simpson, senior research manager, Customer Insights & Analysis di IDC. "Le aziende, accelerando il perseguimento di una strategia digital-first, stanno incanalando questi investimenti sia all’interno - che, in questo caso, si concentreranno sul miglioramento dell'efficienza e della resilienza - sia verso l’esterno, e qui avranno a che fare soprattutto con le trasformazioni della customer experience, diventata ormai una priorità per molte aziende".
Entrando nel dettaglio delle considerazioni del manager IDC, le priorità dello spending riguarderanno principalmente il supporto e l'infrastruttura di back office, l’intelligenza artificiale e le catene del valore digitali. Messe assieme, le tre aree di investimento, alla fine di quest’anno, raggiungeranno oltre 620 miliardi di dollari di spesa.
Le priorità operative che focalizzeranno altri significativi investimenti “interni” nel 2022 riguarderanno il Connected Assets, il Facility Management e l’Operationalizing Data and Information.
Per quanto riguarda, invece, gli investimenti nella customer experience, fronti quali l'Omni-Experience Engagement e l'Omni-Channel Commerce catalizzeranno oltre 300 miliardi di dollari di spesa.
Da un punto di vista dei segmenti, le industrie manifatturiere rappresenteranno quasi il 30 per cento della spesa mondiale di quest'anno, seguite dai servizi professionali e dal commercio al dettaglio. Anche i settori dei servizi pubblici e delle banche vedranno una spesa superiore ai 100 milioni di dollari.
Nel frattempo, il settore dei servizi finanziari registrerà la crescita più rapida della spesa nel periodo di previsione 2022-2026, con il settore dei servizi di investimento, delle assicurazioni e delle banche che dovrebbero registrare un Cagr quinquennale pari o superiore al 19 per cento.
Passando al capitolo del report che analizza la questione sotto un profilo prettamente geografico, quel che risulta è che gli Stati Uniti saranno il mercato più grande anche per il 2022, con quasi il 35 per cento del totale mondiale.
L'Europa occidentale sarà la seconda regione per spesa, seguita da vicino dalla Cina, che rappresenterà il Paese con la più forte crescita della spesa, con un Cagr quinquennale del 18,5 per cento. L'America Latina sarà la seconda regione con la crescita più rapida, con un CAGR del 18,2 per cento.
Per quanto riguarda il caso specifico dell’Emea, la spesa per la trasformazione digitale nell'area sarà di quasi 469 miliardi di dollari nel 2022, con un aumento del 16,7 per cento rispetto al 2021 e con una presenza forte in tutti i settori industriali. "La crescita maggiore - argomenta Angela Vacca, senior research manager, European Industry Solutions, Customer Insights & Analysis di IDC - si registrerà nei settori finanziario e manifatturiero, dove i casi d'uso legati ai big data e all'intelligenza artificiale domineranno tra le istituzioni finanziarie, mentre IoT e robotica cresceranno in modo molto dinamico tra le aziende manifatturiere.
In Europa centrale e orientale, la guerra tra Russia e Ucraina ritarderà gli investimenti per l'anno in corso, con un impatto su molti settori, in particolare quello delle risorse. Anche le interruzioni della catena di approvvigionamento avranno un impatto su alcuni segmenti della produzione e della distribuzione, mentre gli stop delle catene di fornitura di reti e IT contribuiranno al rinvio di alcuni progetti di digital transformation nel settore delle telecomunicazioni".