Gianni Pagliaroli: "Supercond24, un nuovo modo di fare la spesa"

Redazione BacktoWork 28/04/2022

Supercond24 è un mini supermercato automatico ed intelligente che offre un servizio di distribuzione di prodotti alimentari (e non solo) a prezzi più vantaggiosi di quelli della grande distribuzione

Un’idea che nasce durante il primo lockdown nella testa di Gianni Pagliaroli, manager di lunga esperienza nel settore della GDO, e che nel corso dei mesi successivi prende forma dando vita a un nuovo modo di fare la spesa mettendo assieme il meglio della compravendita di beni alimentari nel mondo fisico con i vantaggi del delivery.

Supercond24, oggi una realtà, è di fatto una catena di supermercati digitali, automatici e smart aperti h24, senza costi del personale e con quelli delle utenze a livelli bassissimi, al centro di un ecosistema che, per il consumatore rappresenta un’alternativa conveniente, comodo, veloce, sostenibile, accessibile a qualsiasi ora del giorno e della notte, in grado di offrire la possibilità di avere un contatto fisico con il prodotto che si vuole acquistare, e di interagire con lo smart locker dal quale si prelevano gli acquisti effettuati

Per il gestore, invece, i principali vantaggi si materializzano in un’interazione continua con il cliente, nella possibilità di raccogliere dati essenziali alla programmazione di vendite mirate, nelle dinamiche di affiliazione o nelle scontistiche, tanto per citare le principali.

Dott. Pagliaroli, come si costruisce la brand identity di un sistema basato su distributori automatici, locker e app per fare la spesa? Quali sono i valori da trasferire?

Sicuramente, si costruisce prima di ogni altra cosa attraverso un’operazione strategica a di marketing, comunicando ai clienti il progetto e le sue finalità, cercando di trasferire i risvolti utili e convenienti del prodotto. Per raggiungere l’obiettivo è necessario che il cliente/consumatore acquisisca confidenza, costruisca un rapporto amichevole con l’app, il sito, il metaverso, e lo stesso smart locker. Questi ultimi, peraltro, sono dotati di riconoscimento facciale, un aspetto che le nuove generazioni apprezzano particolarmente e che è in grado di creare una forte interazione. Collettori di tutto ciò sono il marchio Supercond24 e il brevetto in deposito.

Tra i vostri focus c’è anche la costruzione di una community di persone che fanno la spesa con questa nuova modalità. Quali dati emergono dalla vostra customer base interattiva? Che tipo di analisi si possono effettuare sulle informazioni che vengono ricavate?

I dati che sono emersi e continuano a crescere nel nostro gestionale sono una fonte inesauribile di informazioni che ci consente di fare analisi sulle abitudini, i gusti, le tendenze dei clienti, ma anche sulle disponibilità finanziarie che vengono impiegate su un determinato genere di prodotto alimentare

Insomma, si tratta di una mole di dati che ha un valore di non poco conto e che per un partner che opera sul mercato possono diventare essenziali.

Supercond24

Il supermercato automatico aperto h 24, comodo, veloce e conveniente

Scopri il crowdfunding →

Pasti completi nei distributori fanno pensare a un futuro in cui, come avveniva nelle grandi città a inizio ’900, le case potrebbero essere sprovviste di cucine. Che tipo di analisi avete fatto su questo mercato di nicchia dalle grandi potenzialità?

Abbiamo innanzitutto raccolto informazioni dai nostri consumatori abituali per verificarne il bisogno e le caratteristiche che avrebbe dovuto avere il “pasto completo”. Oggi, a pranzo, soprattutto nelle grandi città si mangia molto velocemente, non c’è più l’idea del pasto tradizionale. Quindi, sulla scorta di questa considerazione, abbiamo programmato l’offerta negli smart locker concentrandoci su un primo di pasta oppure di insalata di riso, cereali, poke, snack proteici.

Per la sera, invece, l’offerta si amplia con più prodotti (carne, sushi, salmone, verdura, frutta).

Questo modello è stato validato nel corso dei mesi poiché abbiamo “misurato” e valutato in termini di numeri e di transazioni giornaliere il gradimento della clientela.

Quali sono e quali potrebbero essere i vostri business partner?

La nostra società fornitrice della macchina con cui abbiamo già un accordo di cooperazione generale per l’acquisto di altri 100 smart locker; la società che ci realizza e aggiorna il software costantemente su nostre indicazioni e con cui stiamo sviluppando il metaverso; la società di marketing.

Pensiamo anche alle società di delivery (Glovo è già nostro partner con un contratto firmato un anno fa), ai ristoranti tradizionali, vegani, giapponesi, per la preparazione dei piatti pronti, ma anche all’università per la formazione dei ragazzi (franchisee) che entreranno a sviluppare la nostra rete commerciale considerato che da dal 2023 partirà il franchising Supercond24.

Che tipo di experience promette il distributore? Quali fonti di ispirazione da altri settori avete sfruttato, e state sfruttando?

In realtà, siamo partiti con l’idea che il nostro progetto, il nostro smart locker digitale dovesse prima di ogni altra cosa raccogliere informazioni da impiegare in favore del consumatore, quindi con una interazione continua e costante con il nostro cliente e questo ci ha consentito di offrire prodotti che la clientela effettivamente desidera acquistare.

Ciò è stato anche possibile perché abbiamo costi limitati e perché abbiamo notato che con il consumatore si viene a creare una sorta di rapporto confidenziale che nel supermercato non si ravvisa poiché davanti a Supercond si è soli, si possono guardare i prodotti dietro alla vetrina, leggere le caratteristiche e decidere in tranquillità, oltre che fare ogni tipo di ragionamento anche in considerazione delle proprie risorse finanziarie. Di giorno e di notte.

Quali sono gli obiettivi della campagna di crowdfuding?

Acquistare nuove macchine di proprietà, effettuare nuove aperture in altri due grandi centri urbani, sviluppare la rete commerciale attraverso il franchising, finalizzare il metaverso, implementare il software con l’integrazione del riconoscimento facciale ed effettuare l’upgrade dell’app, oltre che sviluppare il piano di marketing.


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