Gli effetti di un anno di pandemia a livello globale si vedono in tutte le sfere della nostra vita. Dall’economia alle interazioni sociali, qualcosa è cambiato e sta lasciando il segno. Non tutti gli strascichi, però, sono negativi. Stanno cambiando le abitudini e i processi già in atto, soprattutto quelli più virtuosi, hanno avuto un’accelerata. La paura dei contagi ha causato il netto calo dell’uso dei trasporti pubblici ma ha fatto sì che sempre più persone decidono di comprare un’automobile e chi già la possiede intende sostituirla. Sempre più auto, quindi, ma con la consapevolezza di una sostenibilità ambientale: aumenta il numero di coloro che pensano che l’auto debba essere green. La direzione va verso l'acquisto di autovetture elettriche.
La notizia è che questa rivoluzione viene maggiormente dai giovani: è quanto emerge dall’indagine condotta da EY attraverso il White Book sulla mobilità.
L’indagine EY Mobility Consumer Index 2020 ha coinvolto più di 3300 intervistati in nove Paesi (Italia, Regno Unito, Svezia, Cina, Corea del Sud, Germania, India, Stati Uniti e Singapore) e il dato più significativo ad emergere è che nei prossimi mesi, per la prima volta, il 45% dei nuovi proprietari di automobili appartiene alla generazione dei millennials, ovvero compreso nella fascia di età fra i 24 e i 39 anni. Nel complesso il 31% dei non possessori di veicolo hanno dichiarato l’intenzione di acquistarne una e il 20% tra chi ne ha già una ha espresso la volontà di prenderne un’altra.
Per quanto riguarda l’Italia i non automuniti che intendono comprare un'auto nuova sono il 47%, mentre chi intende sostituirla è il 20%.
Tutti i Paesi sono concordi che il futuro dell’automotive deve rispondere all’esigenza di sostenibilità dell’ambiente e impattare il meno possibile sull'ecosistema; una scelta green e responsabile di cui, dall’indagine, emerge che le donne svedesi sono quelle più convinte. Il 100% delle donne svedesi, infatti, ha dichiarato la volontà di acquistare un’auto elettrica. In Italia, tra i non possessori di veicolo, l’ibrido sembra la scelta preferita sia dalla popolazione femminile che maschile, rispettivamente per il 38% e il 37%; tra le donne italiane già automunite la scelta green si divide tra il 26% che preferisce l’ibrido e l’11% l’elettrico.
I giovani sembrano abbracciare la filosofia del benessere ecologico e il settore dell’automotive sarebbe tra quelli positivamente coinvolti dalla rivoluzione verde.
Tra i millennials il 25% preferirebbe un veicolo ibrido e l’11% uno elettrico. Tra la generazione Z, i compresi tra i 16 e i 23 anni, il 7% è orientato per un veicolo elettrico.
Anche se le cifre sulle intenzioni di acquisto di un veicolo elettrico sembrano contenuto, il dato dà ampli margini di ottimismo: nessuno, qualche anno fa, poteva aspettarsi i millennials come proprietari di veicoli elettrici; eppure le cose stanno cambiando. A livello tecnologico, il settore dell’automotive italiano, ha ancora un forte ritardo rispetto ad altri Paesi. Il comparto delle auto elettriche rappresenta un’importante opportunità per l’Italia: lo sblocco dei fondi europei del Recovery Fund andrà incontro a una necessità sempre maggiore di adottare scelte di vita sostenibili. La possibilità, quindi, di avere nei prossimi anni un automotive italiano molto competitivo è alta.