Started1, Carlo Tedesco: “L'acquisto deve passare dalle emozioni”

Redazione BacktoWork 12/01/2021

Intervistato da BacktoWork, Carlo Tedesco ci ha parlato di come la sua Started1 riesca a superare i limiti delle attuali piattaforme di eCormmerce.

Di cosa di occupa la Pmi innovativa Started1?

Started1 è una Pmi che si occupa di retail, nata con il preciso intento di rendere innovativa l’esperienza della vendita al dettaglio per i millennials e per la generazione Z. La nostra azienda è composta da due spazi fisici: uno dedicato alla vendita di brand internazionali e l’altro dedicato esclusivamente alla personalizzazione, a cui si aggiunge una piattaforma proprietaria. Con questa piattaforma - aperta a novembre del 2020 - ci occupiamo della vendita online attraverso l’integrazione con l’analogo servizio di streamshopping canadese Livescale, il quale ci consente di realizzare delle dirette streaming direttamente dallo store con cui possiamo portare l’esperienza dell’acquisto a casa dei clienti.

Quotidianamente facciamo delle dirette di un quarto d’ora, dove i nostri store manager presentano outfit, nuove release e suggeriscono ai nostri clienti come abbinare i prodotti. Allo stesso tempo, il cliente da casa può interagire direttamente con il team Started1, chiedendo loro informazioni su vestibilità, prezzi, abbinamenti o colori dei prodotti esposti. Al contempo, nella parte bassa dello smartphone o del computer appaiono i capi che lo store manager o i collaboratori indossano e con un semplice clic sul prodotto il cliente viene indirizzato all’acquisto, quindi in buona sostanza rendiamo dinamico l’acquisto statico tipico degli eCommerce, donando vita propria all’immagine che vedi all’interno dello store.

Attualmente vendiamo già in tutta Europa in valuta euro, ma il progetto futuro della piattaforma è quello di allargarci su venti muovi mercati, attraverso la nostra piattaforma che sarà personalizzata a seconda del mercato di riferimento. L’obiettivo è quello di utilizzare il modello delle dirette LIvescale anche all’estero e di poter customizzare i capi in diretta, anche a 10mila km di distanza. Il cliente quindi si connetterà alla piattaforma di Livescale, gli addetti che customizzano le calzature realizzeranno la scarpa seguendo le esigenze del cliente e infine il prodotto verrà consegnato finito in qualsiasi parte del mondo.

Inoltre, abbiamo in programma la creazione di una capsule collection a marchio STD1. Al fine di migliorare la brand awareness di Started1, abbiamo messo in piedi un progetto che partirà già a febbraio con il lancio della prima calzatura a marchio STD1, che per il futuro prevede lo sviluppo di varie capsule di abbigliamento e calzature con collezioni specifiche per il nostro brand. Questo ci consentirà di avere non solo uno sviluppo del brand molto più forte e internazionale ma anche dei margini di fatturato molto più elevati.

Qual è l'idea dietro al vostro progetto e quali problematiche risolve?

L’idea delle dirette streaming realizzate all’interno dello store è nata durante il periodo della pandemia, dove ci siamo domandati come potevamo reagire al lockdown causato dall’emergenza sanitaria. Lo abbiamo fatto in due modi: da un lato potenziando la piattaforma online realizzata in collaborazione con l’agenzia Coder e integrandola con le dirette di Livescale, e dall’altro lato aprendo un ulteriore spazio – cioè quello della personalizzazione – che già avevamo nello store principale.

Abbiamo deciso di potenziare questo spazio aprendo a settembre 2020 un nuovo laboratorio a vista, dove con macchinari sofisticati possiamo ad esempio verniciare le scarpe con ancora maggiore precisione. Ci affidiamo poi anche ad altri macchinari dedicati alla pulizia e al cosiddetto “rimessaggio” della calzatura, pulendo e asciugando con uno speciale forno fino a quattro calzature l’ora, utilizzando prodotti specifici per ogni tipo di pellame e tessuto. Quindi, la nostra attività parte da un normale retail per arrivare poi a portare il nostro concetto di vendita e customizzazione sulla piattaforma online.

Started1

il nuovo concept store in cui arte, moda e design si fondono sotto un unico marchio

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Il nostro progetto per il futuro si focalizza su due punti fondamentali: la crescita della piattaforma e-commerce, con l’integrazione di un modello di acquisto nuovo, interattivo e coinvolgente (Dirette Live) e l’apertura di un nuovo store STD1 a Milano, dedicato interamente alla customizzazione. Puntiamo a Milano perché è la città più mitteleuropea d’Italia, la capitale della moda, e quindi intendiamo arrivare lì con un progetto innovativo, non con un sneakers store che ci metterebbe in concorrenza con retailer storici del settore.

Il nostro obiettivo è quello di lavorare su un concetto di vendita innovativo e che proponga al cliente, all’interno dello stesso punto vendita, prodotti di label esclusive con la possibilità di personalizzarli. Il progetto STD1 getta le basi a Milano per poi espandersi, in una seconda fase di progetto, anche in altre capitali europee strategiche. Un progetto ambizioso che punta su un modello di business basato sul potenziamento del digitale, senza però rinunciare alla manualità e all’artigianalità di una scarpa, valorizzata dalla personalizzazione.

La verità è che non neghiamo che l’e-commerce sia il futuro, però dobbiamo fare in modo che oggi l’esperienza dell’acquisto passi attraverso delle emozioni, evitando ogni tipo di banalizzazione. Quello che noi diamo infatti è la possibilità che ogni prodotto acquistato sia personale ed esclusivo, con il cliente che diventa un vero e proprio stilista. Il nostro obiettivo è pertanto rendere personale ciò che è impersonale.

Sentiamo parlare di tante aziende che “saranno”, ma Started1 è un’azienda che “è”; è un’azienda che ha un suo fatturato, con un +150% sull’online solo quest’anno, con due spazi fisici e una piattaforma proprietaria, con un progetto di integrazione con Livescale e con un progetto di customizzazione e una lista brand che spazia da Nike, a Air Jordan, a The North Face, ad Adidas fino a tutti i brand americani. Si tratta quindi di un’azienda che esiste, non di un’azienda che sarà.

Cosa differenzia Started1 rispetto alle altre realtà operanti nel settore?

1610527967.pngIn Italia ci sono degli sneakers store importantissimi, ma nessuno customizza il prodotto all’interno dello stesso punto vendita come facciamo noi. Inoltre, relativamente alla piattaforma online, negli store tradizionali il cliente rimane concentrato solo sulla vendita del prodotto così come lo vede nella foto, mentre con le dirette live di Started1 il cliente può rendersi conto anche della vestibilità e dei possibili abbinamenti, rendendo così vivo un qualcosa che solitamente è statico come può essere una foto a sfondo bianco su uno schermo.

Nella parte fisica di Started1 poi, abbiamo oltre cento volumi dedicati alla storia delle sneakers, mentre come collaboratori abbiamo dei veri e propri personal shopper che possono assistere il cliente nello store. In questo modo una persona può quindi trovare un ambiente dove parlare con competenza delle novità del settore.

A luglio del 2020 abbiamo inoltre lanciato la sneakers academy, con due dirette dedicate alla storia di due modelli storici della Nike, la Air Max e la Air Jordan del 1985, che hanno raggiunto rispettivamente 31mila visualizzazioni e 40mila. Si tratta di un modo innovativo per fare community.

A quale segmento di mercato è rivolta la vostra startup e qual è la strategia di comunicazione che state adottando per promuoverla verso quel tipo di pubblico?

Lavorando per alcuni brand TR0 e per altri TR1, Started1 si trova ad operare nel cosiddetto segmento high popular, cioè nella parte alta del segmento commerciale. L’obiettivo che abbiamo in questo momento però è quello di migrare dal cluster popular fino al cluster research, quindi verso la ricerca. Quello che vogliamo fare dunque è avere la possibilità di abbinare ai grandi brand una ricerca del prodotto attraverso lo studio, la ricerca di customizzazioni  e tramite le nostre capsule.

Vivendo in una città come Napoli, dove la cultura dello street è molto forte, possiamo ad esempio realizzare delle capsule disegnate da artisti di strada affermati o designer dell’accademia della moda. Abbiamo infatti in studio a tal proposito questo progetto di alternanza scuola-lavoro con cui daremo spazio a giovani designer dell’accademia della moda o degli istituti d’arte, che potranno collaborare con noi come designer. La nostra strategia di comunicazione quindi è quella di avere uno store con una piattaforma online molto forte e con una forte propensione alla fascia alta di ricerca del mercato.

Per quanto riguarda invece la parte social abbiamo una community di 29mila follower su Instagram, 27mila follower su Facebook e oltre 2mila clienti nel database aziendale, a cui inviamo una newsletter con tutti i tipi di proposte e di offerte.

Qual è attualmente il piano di crescita della startup, e come sono cambiate le vostre prospettive in relazione all'avvento della pandemia di Covid-19?

In relazione alla pandemia noi abbiamo reagito immediatamente in maniera vigorosa aprendo a settembre del 2020 lo spazio dedicato alla customizzazione, mentre nel novembre successivo abbiamo messo online la nuova piattaforma che stiamo integrando con Livescape. Le vendite online nel frattempo sono aumentate del 150% e la strategia futura è utilizzare i proventi della campagna crowdfunding di BacktoWork per consolidare la piattaforma e aprire l’STD1 a Milano.

Una volta consolidate queste due realtà rimane il progetto di apertura degli altri STD1 nelle capitali europee. L’obiettivo dunque sarà creare una realtà con una forte identificazione di brand, con un grande valore aziendale, presente in cinque città leader.

Come verrà investito il denaro raccolto attraverso il crowdfunding?

Al momento abbiamo una campagna minima di 100mila euro e una campagna massima di 500mila euro. Ragionando in termini di campagna massima abbiamo preventivato, come già accennato in precedenza, che il 60% delle risorse raccolte siano impiegate per ampliare la piattaforma, mentre il restante 40% sia destinato allo store di Milano.

Qualora non riuscissimo a raggiungere l’obiettivo della campagna massima, le risorse saranno destinate in maniera prioritaria allo sviluppo della piattaforma esistente. Infatti, poiché il nostro focus è portare lo store a casa delle persone, dobbiamo utilizzare la piattaforma per far si che questo concetto raggiunga tutto il mondo, sviluppando quindi principalmente il servizio online.


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